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14 05 2014 | Rimini | Acquarena, lettera dei dipendenti del Garden al Comune: Scelta ideologiche che mette a rischio le nostre famiglie

Mercoledì, 14 Maggio 2014

tortora-scuroRimini | Acquarena, lettera dei dipendenti del Garden al Comune: Scelta ideologiche che mette a rischio le nostre famiglie

 

Acquarena preoccupa gli oltre 100 lavoratori della Polisportiva Garden, in merito al loro nostro futuro lavorativo e al futuro delle famiglie a loro carico. E' per questo che hanno scritto una lettera all'amministrazione. "E’ evidente che, non avendo sovvenzioni pubbliche, la concorrenza di una piscina troppo vicina, sostenuta con i fondi pubblici, sarà difficilmente sostenibile. L’amministrazione comunale è in grado di garantirci che non verrà messo in pericolo il nostro posto di lavoro?". Secondo i dipendenti, "la questione ideologica del privato non ha tenuto in nessun conto la tutela del nostro lavoro, cosa che invece ci saremmo aspettati dall’amministrazione. Tutto quello che volete fare a due passi da noi, c’è già: al Garden e nei pressi (Conad): vorremmo da voi la risposta: garantirete i nostri stipendi e quelli dei dipendenti della piscina comunale?".


Tra loro c'è chi contando sul lavoro al Garden ha acceso mutui e messo su famiglia e si domanda adesso se potrà "pensare di arrivare alla pensione in tranquillità, adesso che il Pubblico non ascolta le ragioni di chi lo affianca da sempre nella funzione che svolge per la città? Molti di noi lavorano qui da 20/30 anni. Quante realtà possono vantare un simile primato sul territorio? Attenzione: il fatto che i nostri titolari intendano andare avanti lo stesso nella sua realizzazione, non significa che il Comune possa a maggior ragione non appoggiarlo con la giustificazione che tanto il Garden farà lo stesso l’impianto: bisogna mettere in conto la concorrenza che farà alla piscina comunale, e che potrebbe mettere in crisi le finanze pubbliche o, al contrario, la difficoltà di un privato che potrebbe anche fallire".


Una delegazione dei dipendenti ha assistito alla commissione di lunedì. "A nostro avviso il tema della riunione è stato presentato in termini sbagliati: si apre dicendo che la riunione con le associazioni è indetta per decidere se sia opportuno o no che Rimini costruisca una piscina comunale. Non è questo ad essere in discussione, ma la costruzione della stessa, nuova e per questo molto concorrenziale, nelle immediate vicinanze del Garden. Abbiamo attualmente quasi mille bambini e nessuno viene a piedi o in bicicletta per buona parte dell’anno neanche se abitano a 10 metri, pensate a coloro che devono venire invece da Viserbella,Torre Pedrera, Santa Giustina, San Vito, Viserba, Rivabella, San Giuliano Mare, le Celle. Bambini, anziani, diversamente abili, ragazzi, adulti di Rimini Nord figli di un dio minore...forse è lì che andrebbe costruita la nuova piscina?".


Chi parla contro la gestione privata, concludono i dipendenti del Galrden, lo fa per "una pura questione ideologica, che non tiene conto dei lavoratori e allude ad un inesistente e preconcetto scopo di lucro: gli appalti della piscina comunale sono sovente affidati a gestione privata, perciò ci sfugge la differenza tra noi privati e loro privati, noi che sorgiamo su terreno comunale e non siamo “pubblici” solo perché non percepiamo le sovvenzioni e ci sosteniamo da soli. Quella del Garden non è una gestione privata che trae profitto, ma una associazione dilettantistica senza scopo di lucro, né più né meno delle associazioni presenti all’incontro di lunedì con i consiglieri. I nostri titolari non si arricchiscono con gli utili, solo quelli tra loro che lavorano qui a tempo pieno prendono uno stipendio come tutti noi, gli utili si reinvestono in una struttura che sarà domani della città, quindi di tutti. Senza gravare sulle tasse dei cittadini".


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